Da qualche tempo sono sempre più apprezzati i matrimoni non convenzionali, che si rifanno agli antichi riti di tradizione neo-pagana, celebrati in location dal sapore fiabesco.
Naturalmente, non è necessario essere degli stregoni New Age o degli appassionati de “Il Signore degli anelli” per incorporare nella propria cerimonia questa tipologia di riti, da utilizzare, totalmente o in parte, per il vostro grande giorno.
Boschi, giardini botanici o piccole radure, ricche di verde e decorate con elementi naturali.
Luci soffuse ad emanare un’aurea delicata e fiabesca, romantica e sognante.
Ma anche la riva del mare, la sponda di un lago o di una fonte d’acqua dolce.
Di grande importanza in queste cerimonie è l’elemento Natura, con i suoi cicli a cadenza stagionale e il perenne binomio morte/rinascita.
(immagine 1 – fonte: celeste studio)
A ben guardare, il nostro territorio pullula di tradizioni, superstizioni e antichi riti di cui è rimasta una flebile traccia nella memoria dei più anziani.
Semplicità e romanticismo sono alla base di questo particolare stile matrimoniale, quindi perché non abbinare un rito particolare, e dal forte significato simbolico?
Di seguito, tre antichi riti fra cui scegliere per rendere il vostro grande giorno intenso e suggestivo, per voi e per i vostri invitati.
Handfasting, la cerimonia del legamento delle mani
Un antico giardino botanico, l’equinozio di primavera o il solstizio d’estate, ghirlande di fiori e sempreverde; infine, delicate trasparenze in pizzo nell’abito nuziale della sposa.
L’handfasting (letteralmente “legatura delle mani”) è un rituale di nozze di tradizione antica, riconducibile a diverse culture, che consiste nel legare le mani della coppia tramite un nastro o una corda, come simbolo di unione ed impegno reciproco.
Anticamente, l’handfasting era soprattutto un patto di sangue, e la formula (in gaelico scozzese) è ancor oggi molto suggestiva ed emozionante.
“Tu sei sangue del mio sangue,
e ossa delle mie ossa.
Ti dono il mio Corpo
così saremo una sola Cosa.
Ti dono il mio Spirito
finchè l’Anima nostra non sarà resa“
Rito greco-mediterraneo
Una spiaggia di sabbia dorata o un antico casolare ricco di ulivi e terra brulla; sovrapposizioni a più veli per una sposa sensuale e romantica, che ricorda sempre di più una dea greca.
Appartenenti alla tradizione e molto caratteristiche sono le coroncine di fiori bianchi da indossare durante la cerimonia.
Entrambi gli sposi suggelleranno il loro impegno reciproco bevendo per tre volte dallo stesso calice.
Rito celtico, il rituale del giuramento alla Terra
Cerimonie che hanno luogo in boschi o piccole radure, intime e riparate. E per la sposa leggere trasparenze e dettagli floreali che richiamano alla nostra mente eteree ninfe dei boschi.
Per gli antichi Celti, l’istituzione del matrimonio era l’unione di due anime e due corpi in uno, ed era benedetta dallo spirito della Terra. Il rito cerimoniale era dunque celebrato a contatto con la natura e i suoi elementi; l’acqua di un fiume impetuoso, il fuoco sacro di un falò, fra le ombrose fronde degli alberi e le grandi pietre del lontano Nord.
Per le tribù celtiche ogni luogo del nostro mondo era abitato da spiriti, che risiedevano nel vento, nella terra e nella pietra.
Tradizionalmente, gli sposi davano voce ai loro voti nuziali ponendo le mani su una pietra, un sasso o un ciottolo; la loro promessa diventava quindi un giuramento solenne consacrato dalla terra e dagli antenati.